In questo approfondimento tecnico vedremo tutti gli aspetti da considerare, tecnici e procedurali, per l'installazione di una nuova caldaia centralizzata. Le caldaie sono funzionanti ed efficienti per circa 10/15 anni, la loro sostituzione è tra i lavori più importanti che si realizzano ciclicamente nei condomini. Queste informazioni possono essere applicate, oltre che ai condomini, anche a alberghi, uffici, scuole e edifici commerciali
Per maggiori informazioni o per richiedere un approfondimento su aspetti non trattati, puoi scrivere in fondo all'articolo nella sezione "domande", telefonare o mandare una email tramite la pagina contatti. EnUp è una società esperta nella sostituzione della caldaia centralizzata e nell'adeguamento della centrale termica
Centrale termica progettata e installata da EnUp in un edificio condominiale di 9 appartamenti del centro storico di Roma avente potenza nominale di 115 kw
La caldaia è il cuore dell'impianto di riscaldamento centralizzato dove viene bruciato un combustibile (di solito gas metano) che scalda il fluido termovettore (di solito acqua). Il fluido viene distribuito tramite colonne montanti che servono all'interno dei vari locali i terminali di emissione (solitamente radiatori)
Parte dell'energia utilizzata per riscaldare l'acqua viene dispersa, ad esempio dalle tubazioni o dai fumi di combustione. Anche il calore prodotto dai radiatori viene disperso se l'edificio non è adeguatamente isolato. Oggi esistono nuove tecnologie come le caldaie a condensazione, l'isolamento delle pareti, la sostituzione degli infissi, le valvole termostatiche che permettono nei condomini risparmi energetici ed economici importanti
La sostituzione della caldaia va quindi inquadrata in un'ottica di efficientamento e risparmio economico che permette un concreto risparmio di soldi dal bilancio condominiale
Grazie alla contabilizzazione (ripartitori posizionati sul radiatore) e alla termoregolazione (valvole termostatiche) è finalmente diventato vantaggioso scegliere un sistema di riscaldamento centralizzato piuttosto che autonomo. In questo modo si paga solo il consumo effettivamente sostenuto e la manutenzione viene ripartita tra tutti i condòmini. Va precisato che da Giugno 2017 ogni condominio o edificio polifunzionale è obbligato ad avere un sistema di contabilizzazione e termoregolazione
Leggi l'approfondimento sull'obbligo di contabilizzazione e termoregolazione secondo la norma UNI 10200
Nel passato le caldaie venivano spesso "sovradimensionate", cioè scelte con una potenza (la potenza di una caldaia si misura in Kw) maggiore del necessario. Maggiore è la potenza e maggiore il costo. Quindi, la prima cosa da fare è calcolare il "fabbisogno termico" dell'edificio per dimensionare correttamente la caldaia
Alcune tra le migliori aziende produttrici di caldaie sono:
Non tutte le caldaie sono uguali: ci sono macchine più efficienti e durevoli di altre come avviene per qualsiasi prodotto. E' difficile per l'amministratore di condominio o per i singoli condòmini scegliere la caldaia migliore per il proprio condominio. La spesa per il riscaldamento rappresenta il maggiore costo energetico delle abitazioni e il maggior costo delle spese condominiali. L'investimento va fatto con competenza e consapevolezza.
La normativa in materia di riscaldamento centralizzato è particolarmente vasta e complessa, a volte anche contraddittoria. Di seguito una analisi degli adempimenti e degli enti competenti in materia:
In caso di sostituzione della caldaia centralizzata l'impresa è obbligata a rilasciare al committente dei nuovi certificati di conformità dell'impianto elettrico, impianto termico e impianto del gas. Alla conformità vanno obbligatoriamente allegati
La dichiarazione di conformità garantisce che l'impresa installatrice ha realizzato l'impianto in modo conforme alla regola dell’arte, seguendo le norme tecniche e con materiali appropriati.
La norma che disciplina il rilascio della dichiarazione di conformità degli impianti (detta anche "certificazione di conformità") da parte della ditta installatrice è il DM 37/08 che sostituisce la "vecchia Legge 46/90"
La dichiarazione di conformità è necessaria per richiedere nuovi allacci per utenze di elettricità, gas e acqua e rappresenta uno dei documenti più importanti che il responsabile della caldaia deve conservare
La tematica è vasta, leggere questo articolo per un approfondimento sulla conformità degli impianti
La pratica di denuncia dell’impianto all'INAIL deve essere preparata dall’installatore e deve attenersi al formato e ai contenuti previsti dalla Circolare Inail 28 febbraio 2011 secondo quanto stabilito dal Titolo II del Decreto Ministeriale 1° dicembre 1975
La denuncia va fatta per caldaie con potenza globale superiore a 35 kW (quindi per la maggior parte delle caldaie centralizzate) nei seguenti casi:
Insieme alla denuncia bisogna presentare un progetto firmato da un tecnico abilitato. In seguito alla presentazione l’INAIL provvederà alla valutazione del progetto e in caso di rispondenza alle norme procederà alla successiva omologazione dell’impianto.
I principali sistemi di sicurezza che vanno verificati e dimensionati per la pratica Inail sono
Approfondimento: Guida alla denuncia Inail ex Ispesl per l’impianto termico
Le centrali termiche con caldaie di potenza superiore ai 35 kW devono rispettare i requisiti di prevenzione incendi indicati nel Decreto Ministeriale 12/04/1996. Se superano i 116 kW sono inoltre soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco con vari adempimenti tra cui la redazione della SCIA Antincendio da parte di un professionista abilitato e per le caldaie più potenti, sopra i 700 kw, anche la presentazione di un progetto antincendio con la richiesta di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco.
Quindi praticamente tutte le caldaie centralizzate devono seguire la normativa antincendio
Chiaramente la centrale termica è un luogo particolarmente pericoloso per il rischio di incendi ed esplosioni. La normativa antincendio serve per evitare danni, anche gravi, all'edificio e alle persone.
Ecco due episodi di cronaca molto significativi:
L'amministratore di condominio ha la responsabilità civile e penale sulla rispetto delle norme antincendio.
Per una corretta progettazione antincendio della centrale termica i principali requisiti da rispettare sono:
Leggi un approfondimento sull' antincendio della centrale termica
Particolare attenzione richiede la posizione e la progettazione della canna fumaria che deve garantire lo smaltimento in sicurezza dei fumi della combustione. La nuova normativa stabilsce che la canna fumaria arrivi fino alla copertura dell'edificio, e comunque deve superare l'altezza dell'edificio limitrofo più alto
Sono previste deboli deroghe in caso di installazione di impianti di riscaldamento ad alta efficienza energetica, come la caldaia a condensazione ma in generale per caldaie centralizzate, vista la potenza maggiore rispetto alle caldaie autonome, bisogna portare lo scarico dei fumi "a tetto" e non "a parete"
Altra questione da affrontare in caso di sostituzione della caldaia centralizzata è l'inquinamento acustico che la caldaia immette nell'ambiente circostante. La prima cosa da fare è diminuire la potenza sonora emessa dalle macchine, ad esempio con l’utilizzo di cuffie afoniche o di silenziatori, inoltre per diminuire la propagazione del suono nella centrale termica si possono utilizzare pannelli fonoassorbenti e/o fonoisolanti
Spesso è proprio il rumore prodotto da caldaie vecchie a giustificare la loro sostituzione con modelli più silenziosi e migliori dal punto di vista acustico. Questo problema è stato anche affrontato dalla Giurisprudenza che ha sancito in diverse occasioni come il rumore derivante dall'impianto termico condominiale produce un danno ai condomini, che vanno quindi risarciti.
Maggiori approfondimenti sulla tematica in questo analisi del Dipartimento di Fisica Tecnica dell'Università di Padova: Problematiche di rumore immesso in ambiente esterno da impianti di climatizzazione centralizzati
Per cambiare la caldaia c'è bisogno di richiedere un'autorizzazione al comune?
Questa domanda come spesso accade per le questioni edilizie non ha una risposta chiara. Premesso che ogni comune può avere adempimenti differenti dall'altro io considero la sostituzione della caldaia come rientrante nella manutenzione ordinaria (DPR 380/2001 Art. 3) in quanto è "un intervento [...] necessario ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti"
A Roma per prassi si preferisce comunque presentare al municipio di competenza una comunicazione in lettera semplice in cui si descrive localizzazione, soggetti coinvolti, durata e tipologia dell'intervento. Potete scaricare qui il fac-simile che utilizziamo per i nostri lavori
In caso di sostituzione della caldaia non bisogna presentare la CILA al comune
Differente è la questione se si modifica tutto l'impianto termico, allora in quel caso, a mio avviso, si rientra nella manutenzione straordinaria. Inoltre è necessaria l'autorizzazione comunale se la caldaia viene posizionata all'esterno, sulla copertura o se gli interventi di messa a norma necessitano di modifiche delle murature o delle porte.
La norma quadro che disciplina il risparmio energetico in edilizia è il D.Lgs 192/05 in attuazione della direttiva 2002/91/CE. La norma attuativa è il Decreto interministeriale 26 giugno 2015 (che sostituisce il 59/09)
La sostituzione della caldaia o del solo generatore ricadono nel campo denominato "riqualificazione energetica" così come definito dall’articolo 2, comma 1, lettera l-vicies ter) del D. Lgs 192/05
In questo decreto vengono specificati alcuni degli obblighi che la nuova caldaia deve rispettare:
La Relazione tecnica "Legge 10" va redatta da un tecnico abilitato e consegnata al comune prima dell'inizio dei lavori di sostituzione della caldaia o del generatore.
Sono esonerati solo i casi in cui sono verificate entrambe queste due condizioni:
In sintesi quindi si è esonerati dalla redazione della "Legge 10" se l'impianto è "piccolo", più precisamente inferiore ai 50 Kw di potenza nominale del focolare, e se viene mantenuto lo stesso combustibile
Come indicato nell'art. 8 comma 2 del D. Lgs 192/05 inoltre alla conclusione dei lavori, il direttore dei lavori consegna al comune l'Attestato di Qualificazione Energetica AQE
Per chi deve sostituire la caldaia interessano i commi 6 e 7 dell'art. 2.3 del Decreto interministeriale 26/06/2015
Addolcitore e trattamento di condizionamento chimico: impone l'adozione di trattamenti di addolcimento dell’acqua di impianto secondo la norma tecnica UNI 8065
Contatore volume: negli impianti termici per la climatizzazione invernale di nuova installazione, aventi potenza termica nominale del generatore maggiore di 35 kW è obbligatoria l’installazione di un contatore del volume di acqua calda sanitaria prodotta e di un contatore del volume di acqua di reintegro per l’impianto di riscaldamento. Le letture dei contatori installati dovranno essere riportate sul libretto di impianto
L'articolo 5.3 del DM 26 giugno 2015 obbliga in caso di impianti termici di potenza termica nominale del generatore maggiore o uguale a 100 kW, a realizzare una diagnosi energetica dell’edificio e dell’impianto che metta a confronto le diverse soluzioni impiantistiche compatibili e la loro efficacia sotto il profilo dei costi complessivi (investimento, esercizio e manutenzione)
L'articolo 11 del DPR 412/93 ha istituito la figura del "Terzo responsabile", introducendo la possibilità di delegare ad una società esterna (in possesso di opportuni requisiti) l'espletamento degli obblighi relativi alla corretta gestione dell'impianto. Inoltre, l’assunzione dell’incarico, solleva l’amministratore dagli oneri e dalle responsabilità civili e penali relative alla gestione dell’impianto termico.
Manutenzione della caldaia e controlli di efficienza sono due attività differenti che spesso si confondono
La norma che disciplina i controlli è il D.P.R. 74/2013, gli enti locali possono modificare le scadenze
Ogni caldaia deve avere un libretto di impianto insieme al quale vanno conservati anche i controlli di efficienza denominati "Allegato I" o "Allegato II" (scarica esempio di libretto di impianto impianto condominiale)
L’esercizio, la conduzione, il controllo e la manutenzione dell’impianto termico e il rispetto della normativa in materia di Efficenza Energetica sono affidate al responsabile dell’impianto.
Nel caso di caldaie centralizzate il responsabile è
L'amministratore può delegare i suoi compiti ad un altro soggetto, chiamato appunto "terzo responsabile".
Tra gli interventi più convenienti che si possono realizzare negli impianti centralizzati troviamo la sostituzione di una caldaia a gasolio con una a gas metano
Nella Regione Lazio le caldaie a gasolio dovranno essere sostituite entro il 1 Settembre 2017
Se hai una caldaia alimentata a gasolio e stai valutando la sua sostituzione, contattaci
Il costo dipende da diversi fattori, ed è stimabile in almeno 1.500-2.500 euro per ogni condòmino.
Salvo "deroga contrattuale" partecipa alla spesa chi è proprietario della caldaia secondo le tabelle millesimali di proprietà (tabella A). Partecipano alla spesa anche coloro che si sono distaccati dall'impianto. Non partecipano alle spese i proprietari di box, cantine, negozi che sin dall'origine non avevano il riscaldamento centralizzato.
La sostituzione della caldaia incide fortemente sulla bolletta condominiale per questo è preferibile richiedere una reteizzazione dei pagamenti, o ancora meglio, l'adozione di "Contratti servizi Energia"
Il "contratto servizio energia" permette di acquistare direttamente "il calore" (o il raffrescamento) da una società "Esco" che si impegna a installare l'impianto ed a fornire il servizio ricevendo per 10 anni un canone che copre sia l’acquisto dell’energia, sia il vero e proprio finanziamento per l’acquisto dell’impianto.
In pratica il condominio paga per ricevere il servizio di fornitura del calore e non per il solo acquisto la caldaia
La detrazione fiscale del 65% è ammessa per la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaia a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. Le spese ammesse alla detrazione comprendono sia i costi per i lavori relativi agli interventi di risparmio energetico sia quelli per le prestazioni professionali ad essi collegate ma anche le valvole termostatiche, poichè rientrano nella definizione di dispositivi di controllo e regolazione. Il limite della detrazione è di 30.000 euro per ciascuna delle unità immobiliari che compongono l’edificio
I soggetti beneficiari possono optare, in alternativa alla detrazione, per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati, esclusi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari (banche, finanziarie, etc.)
Il vantaggio fiscale è veramente molto concreto, se il lavoro viene organizzato correttamente il risparmio nella rata condominiale è particolarmente alto.
Noi di EnUp ci occupiamo della progettazione, installazione, accesso alle detrazioni fiscali e manutenzione delle caldaie condominiali. Per maggiori informazioni, per richiedere un preventivo, telefonare al 0664467495 o mandare una email tramite la pagina contatti
di Andrea Denza - Profilo Linkedin - 15/04/2016
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